Adriano Stefani Psicologo

Parasonnie

Le Parasonnie sono Disturbi del sonno che impoveriscono la qualità ristorativa del sonno.

Parasonnie

Le Parasonnie sono caratterizzate dal fatto che la persona, mentre dorme e in modo del tutto inconsapevole, mette in atto dei comportamenti o hanno luogo in lei degli eventi fisiologici, che vanno a disturbare il normale corso del sonno. 

Questi fenomeni possono compromettere la qualità del sonno e, di conseguenza, il benessere psicofisico, influenzando la qualità della vita quotidiana della persona, come ad esempio il suo livello di soddisfazione percepita, le sue capacità lavorative e le sue prestazioni cognitive.

 

Le Parasonnie si suddividono in:
  • Disturbo da incubi: la persona si risveglia continuamente a seguito di incubi terrorizzanti.
  • Disturbo da terrore nel sonno: la persona si risveglia spesso gridando in preda al terrore e fa fatica a tornare in sé. A differenza del Disturbo da incubi, nel Disturbo da terrore nel sonno le persone non ricordano i sogni che stavano facendo e non riescono a capire cosa li abbia spaventati. Questo disturbo è anche noto col nome di Pavor nocturnus.
  • Sonnambulismo: durante il sonno la persona ha l’abitudine di allontanarsi dal letto. Si alza con lo sguardo fisso nel vuoto, compie attività semplici, quali mangiare, passeggiare, conversare o andare al bagno, e al risveglio non ricorda nulla dell’accaduto.
  • Bruxismo: durante il sonno la persona digrigna i denti intensamente e senza accorgersene provocando danni ai denti e alle gengive, mal di testa, dolori cronici alle orecchie, al collo o alle mascelle.

 

Strategie

Gestire le parasonnie richiede un approccio mirato che tenga conto delle cause sottostanti e delle specifiche manifestazioni del disturbo. 

Ecco alcune strategie efficaci:

  • Migliorare l'igiene del sonno, ossia evitare di stimolarsi eccessivamente prima di andare a letto, come ad esempio: evitare la caffeina, l'attività fisica, gli "schermi". 
  • Effettuare un percorso di psicoterapia, finalizzato a ridurre i fattori scatenanti dell'ansia e dello stress cronico.
  • Programmare dei risvegli notturni. Impostare la sveglia e risvegliarsi circa 15-30 minuti prima dell'orario tipico degli episodi, può ridurne la frequenza.
  • Utilizzare una o più tecniche di rilassamento, quali ad esempio: la meditazione, la respirazione profonda, esercizi di visualizzazione. Riuscire a gestire e a ridurre l'ansia, migliora la qualità del sonno.

 


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