Adriano Stefani Psicologo

Dissonnie

Le Dissonnie sono Disturbi del sonno caratterizzati da anomalie della quantità, della qualità o del ritmo del sonno.

Dissonnie

Il sonno, fondamentale per il benessere psicofisico, può essere compromesso da fattori biologici, psicologici e ambientali, portando a conseguenze significative sulla salute e sulla qualità della vita.

Le dissonnie possono, infatti, avere conseguenze importanti sulla salute e sul benessere a lungo termine della persona. Ad esempio, possono determinare problemi cognitivi (quali la perdita della memoria o della capacità di concentrazione), Disturbi dell'umore, il rischio di malattie cardiovascolari o metaboliche, l'indebolimento del sistema immunitario e l'aumento del peso.

Le dissonnie possono avere diverse cause, alcune delle principali ragioni includono:

  • Stress e ansia: Le preoccupazioni quotidiane possono interferire con la capacità di addormentarsi o di mantenere un sonno stabile.
  • Squilibri nei ritmi circadiani: Abitudini di sonno irregolari, turni di lavoro notturni o esposizione alla luce artificiale in orari inappropriati possono alterare il ciclo sonno-veglia.
  • Condizioni mediche: Problemi respiratori, come l’apnea del sonno, o disturbi neurologici, come la narcolessia, influenzano la qualità del sonno.
  • Uso di sostanze: Caffeina, alcol e alcuni farmaci possono disturbare il sonno.
  • Fattori ambientali: Rumori, temperatura della stanza o un letto scomodo possono ostacolare un riposo adeguato.

Identificare la causa specifica può essere fondamentale per trovare una soluzione efficace.

 

Le Dissonnie si suddividono in:
  • Insonnia: si parla di Insonnia quando la persona ha difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno per almeno un mese. A lungo andare la persona si sente cronicamente stanca e senza energie.
  • Ipersonnia: la persona dorme in eccesso. Dorme abitualmente per 12-14 ore oppure, oltre al normale sonno notturno, dorme molte ore anche durante il giorno.
  • Narcolessia: caratterizzata da improvvisi e irresistibili “attacchi di sonno” durante il giorno e in situazioni inappropriate, come una riunione di lavoro o durante una conversazione.
  • Disturbo del sonno correlato alla respirazione: durante il sonno la persona smette di respirare o tende a respirare meno, fino al punto di risvegliarsi di continuo. Di giorno la persona è estremamente sonnolenta, specie nelle situazioni rilassate, come ad esempio mentre legge un libro o guarda la televisione.
  • Disturbo del ritmo circadiano del sonno: anche se le persone non hanno la necessità di farlo, si addormentano stabilmente alle ore piccole e si svegliano a giorno inoltrato – i cosiddetti “gufi notturni”.

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